R o s a t i

Ogni rosato San Salvatore 1988 rappresenta un viaggio sensoriale, un’espressione di una tradizione che si rinnova, essendo un frammento del Cilento e riflettendo la nostra identità in ogni sorso. Questi vini si distinguono per la loro personalità, raccontando storie uniche di noi e del territorio. Riescono a sorprendere in ogni bicchiere, senza mai ripetersi, mantenendo sempre un’essenza originale.

V E T E R E

I G P P A E S T U M R O S A T O
Da un terroir antico, in un vigneto all’ombra dei Templi di Paestum, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, nasce un rosato speciale e dal carattere mediterraneo. Vetere San Salvatore 1988 è l’eleganza che diventa vino, un aglianico in purezza macerato per 6 ore a freddo, poi pressato in modo soffice con un breve contatto sulle bucce per estrarre solo un minimo di colori, di aromi eleganti e raffinati. Rosato dal colore provenzale, ma che parla di tutto il Cilento.

V E T E R E L I M I T E D E D I T I O N

I G P P A E S T U M R O S A T O

ll Vino ha la capacità di raccontare, senza dire una parola. L’edizione limitata del Vetere parla dell’amore per il Cilento e per Paestum. Un omaggio alla storia millenaria di questi luoghi ed una piccola opera d’arte. Che racconta il legame indissolubile con le nostre radici ed il ruolo conviviale e ludico che aveva il vino nella Magna Graecia: Il kottabos, era il momento più atteso durante il simposio. Lo scopo del gioco consisteva nel colpire un bersaglio, un piatto o un vaso, con il vino rimasto sul fondo della coppa. Generalmente il premio era il bacio della persona amata, cui era dedicato il lancio.